accessori per cavalli

C’è chi afferma che il miglior amico dell’uomo non sia il cane, bensì il cavallo!
Il rapporto che si instaura tra quest’animale e il suo fantino è qualcosa di unico ed emozionante. Provare per credere!
Chi vuole addentrarsi nel mondo dell’equitazione e provare l’ebbrezza di saltare in sella ad un cavallo deve, però, prima munirsi degli accessori necessari, detti anche finimenti.

La sella è l’accessorio più importante e forse anche il più costoso tra tutti è la sella, la seduta del fantino.
E’ composta in maggior parte da cuoio, ma esistono anche delle versioni più economiche in pellame sintetico.
E’ sempre preferibile scegliere una sella di buona qualità per rendere la cavalcata confortevole sia per il cavallo che per il cavaliere. La struttura della sella (l’arcione) può essere in legno o in acciaio.
Esistono vari tipi di selle: la sella inglese che comprende quella da salto, da corsa, da trekking, multiuso, da Polo e la sella western.

La sella viene fissata al cavallo attraverso un altro accessorio: il sottopancia.
Generalmente in cuoio o pelle sintetica, abbraccia il torace dell’animale lasciandogli però la possibilità di respirare senza difficoltà.
Oltre che in cuoio, il sottopancia si può scegliere in neoprene, materiale particolarmente consigliato per praticità e costo contenuto, a meno che il cavallo non ne sia allergico; in quel caso si può optare per la corda, sicuramente meno resistente ma comunque valida come alternativa al cuoio.

Appese ai lati della sella ci sono le staffe, una specie di archi in metallo sorretti dagli staffili, che permettono al cavaliere non solo di far leva su di esse per salire a cavallo, ma anche di poggiare i piedi durante la cavalcata.
Negli ultimi tempi sono state adottate delle particolari misure di sicurezza per evitare che il piede del cavaliere, nel caso in cui quest’ultimo venga disarcionato, rimanga impigliato nella staffa, circostanza molto pericolosa che può causare anche incidenti molto gravi.
Con le staffe ci si può sbizzarrire scegliendone anche di colorate, decorate e addirittura con gli strass, da abbinare a speroni in pendant. Da veri fashion victims.

Altro accessorio fondamentale sono le redini, finimento in cuoio (ma a volte anche in cotone, gomma, corda o nylon) utilizzato per controllare il cavallo.
Attraverso le redini, infatti, si può ordinare all’animale di rallentare, frenare, correre.
Proprio per l’importanza che rivestono, bisogna averne particolare cura, dedicando molto tempo alla loro pulizia e manutenzione.

La testiera è un accessorio composto da una serie di cinghie e un’ imboccatura a cui sono attaccate le redini.
Viene utilizzata per guidare il cavallo durante la cavalcata e comunicare con lui.
A volte le imboccature possono essere due e necessitano perciò di due paia di briglie.
La doppia imboccatura viene utilizzata principalmente da cavalieri esperti per avere un miglior controllo dell’animale.
Molto simile alla testiera è la capezza che essendo, però, priva dell’imboccatura, viene utilizzata piuttosto per il trasporto a mano del cavallo.

L’ imboccatura è, tra gli accessori per cavalli, quello da scegliere con più cura. Essendo, infatti, un ferro da infilare nella bocca dell’animale (precisamente tra i denti anteriori e quelli posteriori) va selezionato con particolare attenzione, in base all’esperienza del cavaliere.
Esistono numerosissimi tipi di imboccature, ma per comodità vengono classificate in due macrocategorie: i filetti e i morsi.

Il filetto è l’imboccatura per antonomasia.
Leggera e semplice è particolamente consigliata ai principianti, ma adatta a qualunque tipo di fantino. Il morso, invece, è un’imboccatura più particolare, che richiede una notevole professionalità da parte del cavaliere e un cavallo ben addestrato. Viene posiziona nella zona più sensibile della bocca e proprio per questo motivo richiede mani esperte al controllo.

Tra le altre imboccature ci sono l’ hackmore, il pessoa (molto simile al filetto), il pelham e le briglie (che richiedono due paia di redini).

Il costo complessivo per un buon “kit” di accessori si aggira intorno ai 1000 euro (minimo).
La somma non è irrilevante ma è sempre consigliabile non badare a spese nella scelta dei finimenti e soprattutto di non fidarsi di prodotti troppo economici o super scontati. Poichè molte volte l’acquisto dell’intero equipaggiamento per l’equitazione costa più del cavallo stesso, si può sempre ricorre all’ acquisto di un ottimo usato.
Ci sono, infatti, molti rivenditori di finimenti di seconda mano che riescono a garantire accessori di buona qualità ad un prezzo competitivo.
L’importante è, quando si compra un accessorio usato, tener conto di alcuni piccoli accorgimenti.

Ecco come distinguere un buon prodotto di seconda mano da uno scadente:

  • Controllare le parti in acciaio che devono essere in buonissime condizioni, non troppo deteriorate o anche solo arrugginite.
  • Il cuoio deve essere ben pulito e ingrassato, mentre le cuciture devono apparire in buono stato.
    Soprattutto per quanto riguarda la sella non devono esserci la presenza di riparazioni o punti ricuciti.
    Un’attenzione particolare va rivolta all’arcione e alle staffe, fondamentali per la sicurezza di cavallo e cavaliere.

Oltre agli accessori di base ce ne sono altri complementari come gli speroni, il frustino e l’abbigliamento necessario al cavaliere per poter cavalcare nel massimo del confort.
Un completo da fantino comprende pantaloni elasticizzati e rinforzati di qualsiasi colore (a meno che non si debba partecipare ad un concorso: in quel caso è obbligatorio il beige), una maglietta comoda, meglio se è una polo (sconsigliate le canotte) e un paio di stivali in pelle (ma si può inziare anche con quelli in gomma, che sono meno costosi).
Da non dimenticare il cap: una specie di caschetto di protezione disponibile in varie misure.

Nel caso si abbia un cavallo proprio è obbligatorio minursi anche di tutti gli accessori necessari alla sua “tolettatura”.

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